Dolci peccati

Ricette nate nell’intimità di chiostri, per celebrare la ricchezza di ordini religiosi, per dare risalto ad una perfetta economia di sussistenza di monasteri o conventi, per offrire un senso ad esistenze che, anche senza una particolare vocazione religiosa, erano state votate alla vita consacrata o di clausura. Ma anche ricette di mani operose che vollero, con il meglio che la Terra poteva offrire, innalzare un inno voluttuoso a Dio, dedicandosi al “buono” in ogni senso.
Perché, dicendolo con le parole di Santa Teresa d’Avila “Dio si trova anche tra le pentole”.

Cosa dicono le libraie di Pensieri Belli?
Farina, uovo, burro, zucchero e tanta, tanta creatività. Ci possiamo immaginare, nel silenzio dei chiostri, figure di donne le cui mani impastano con premura gli ingredienti, calibrando le dosi a occhio e lasciandosi guidare dall’intuito e dal sentimento. Alla preghiera si affianca l’operosità, e nei monasteri femminili, le suore, sviluppano l’arte della pasticceria diventando così il ponte della loro socialità col mondo. La dura vita monastica esce dalle inferriate sprigionando tutta la dolcezza, e i dolci conventuali si traformano presto in doni ambiti: emblema di meraviglia e ricercatezza. Torte e biscotti diventano ritualità stessa, e stringono un forte legame con il calendario liturgico. A ogni festività viene dedicato un dolce con la sua tradizione. Abbiamo raccolto la loro eredità in queste pagine. Le 88 ricette scelte, sconfinando in altre terre e regioni, sono tra le più conosciute e popolari, e l’elaborazione segue i gesti semplici e pratici della manualità di un tempo. Perchè semplice e umile era la preparazione del cibo nei conventi.
Arrivano a noi da Monte Sant’Angelo le Ostie ripiene, dalla mistica Assisi il Panpepato, dalla lontana Navarra le Maddalene, e dal XIII secolo nasce il Divinamore. E tanti altri dolci per ricordare e assaporare un’arte che nei secoli è stata capace di unire corpi e anima, materia e spiritualità. Il fare delle delle mani ci distoglie dai pensieri quotidiani, ci fa pensare all’affetto mentre mescoliamo ingredienti che si trasformeranno in torte e biscotti da offrire ai nostri Invitati. Con affetto pensiamo e prepariamo, richiamando alla memoria la storia di donne che hanno lasciato una traccia di dolcezza.