Tuscan Simphony
Giulio Caccini, (Roma, 8 ottobre 1551 – Firenze, 10 dicembre 1618), è stato un compositore, cantore e insegnante italiano.
Fondamentale è l’apporto dato da Caccini alla definizione dello stile “recitativo” o “rappresentativo” negli ultimi decenni del Cinquecento. Il nuovo stile di canto non teorizza semplicemente il primato della monodia accompagnata (prassi esistente fin dall’antichità), ma di una “nuova maniera” di canto che richiede «varietà e libertà ritmiche confacenti a una perfetta recitazione, capace di rendere il senso degli affetti contenuti nel testo, ancor meglio del madrigale troppo vincolato dall’intreccio della polifonia».
Caccini ebbe un ruolo determinante nella diffusione dello stile rappresentativo anche grazie alla sua attività di insegnante di canto: alla sua scuola si formarono, oltre che le figlie Francesca e Settimia, e il figlio Pompeo, numerosi cantanti, molti dei quali ebbero carriere di successo, come il tenore Francesco Rasi e il soprano Giovanni Gualberto Magli.
Giulio Caccini (1550 ca – 1618)
1 · Amor ch’attendi
2 · Aur’amorosa
3 · Tu ch’hai le penne Amore
4 · Con le luci d’un bel ciglio
5 · Amarilli
6 · Dalla porta d’oriente
7 · O che felice giorno
8 · O piante, o selve ombrose
9 · Al fronte, al prato
10 · Mentre che fra doglie e pene
11 · Non ha ‘l ciel cotanti lumi
Stefano Lando (1530 ca – 1571)
12 · Io mi vivea com’Aquila mirando
Tempo Totale: 38:28
ARTISTI:
Elena Bertuzzi: Sopano
Giannantonio Mutto: Pianoforte
Marco Pasetto: Clarinetto
Registrazione effettuata nel mese di dicembre 2000 presso gli studi Techne di Sommacampagna (VR), Italia
Tecnico del suono, mix ed editing: Paolo Lovat
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