“L’11 di luglio, alle due del pomeriggio, io varcavo finalmente, dall’alto della mia bicicletta, il vecchio dazio milanese di Porta Romana. La meta del mio viaggio era lontana: una borgata di pescatori sull’Adriatico, dove io ero atteso in una casetta sul mare. Questa borgata, per l’aere puro, aveva il nome di: Bellaria.”
Alfredo Panzini – 1907
E’ il 1359 e nei documenti antichi appare per la prima volta il nome di Bellaria come piccola fattoria fortificata. Terra di passaggio, che guarda da lontano la grande signoria dei Malatesta.
La sua tradizione e la sua storia arrivano dal mare, dalla sua borgata di pescatori e dalle umili case che affiancavano il fiume Uso, dove venivano ricoverate le barche.
E’ una storia semplice, fatta di lavoro e piazze di mercato dove si andava a trattare la compera di pesce e buoi.
Quella stessa semplicità che si è poi tramandata nell’accoglienza romagnola verso i suoi turisti. Nell’ospitalità, nella cortesia, nel voler offrire un mangiare di cose buone.
Ecco, così è proprio la nostra libreria.
Siamo sul bel viale dei Platani che, d’estate, ombreggia la passeggiata. E proprio in questo periodo dell’anno la libreria rimane aperta tutto il giorno, fino a tardo orario.
Pioggia, vento, sole, mattina, pomeriggio, sera, non ci fanno chiudere le porte e non ci tolgono un sorriso e un consiglio di lettura per voi.
Fieri di essere librerie indipendenti non ci accostiamo alla monotonia della vendita o dei titoli offerti.
Guardiamo con occhio attento tutte quelle tradizioni che parlano di cucina, di poesia, di cose coltivate con la terra o con l’anima.
Ma anche la cura del corpo, proponendo saponi naturali, essenze, olii. Tutti biologici e lavorati da piccoli produttori.
E poi i bambini, che riempiono la nostra libreria d’estate, seduti sulle sedioline a disegnare, mentre le mamme scelgono tra la vasta varietà di titoli dedicati all’infanzia. Perché crescere bisogna.
Il mare, una barca, una conchiglia, un pugno di sabbia e tante pagine da leggere. Bellaria, noi.
Claudia Giorgia Serena